Districarsi tra i banchi di scuola non è facile, e Joey Stewart lo sa bene: impianto prospettico ambiguo, ma pulito, saturo e luminoso, come un diabolico piano tenuto segreto.
"Lunga vita alla giustizia!" con senso del Divino; la notte scorre veloce e pesa sull'attesa, e il non visto è funzionale all'accumulo di tensione (pressochè costante) nonostante si sappia già chi c'è behind the mask: due tratti di caratterizzazione, deliri di personalità (e presunta maturazione annessa, of course) e l'immedesimazione è servita.
I gore seekers ne stiano lontani, qui si va a casa 'violenza psicologica', a cavallo tra torture porn, slasher e revenge movie, sotto l'egida di nonno Scream e papà All the Boys Love Mandy Lane, insieme a mamma Psicanalisi (?) e la sua dialettica (abusata) di vittima/carnefice interchanged.
Sfilata di maschere cool ed impietosa crudezza studentesca (in tutti i sensi): esame passato.
Troppo inglese, ho esagerato.
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