domenica 3 aprile 2011
Recensione: Caravaggio (1986)
Biografia "oltre" dell'artista maledetto dipinto, con pennellate di chiaroscuro, e ritratto attraverso i suoi stessi quadri, che divengono, ben presto, singoli attimi "che catturano la spiritualità nella materia" e ne rappresentano i passaggi obbligatori, dalla vita alla morte.
Luce ed ombre si diffondono come liquido di una brocca caduta sul pavimento: i rapporti di potere si invertono, lasciando spazio (vuoto) alla straordinaria visione fatta di dettagli minuziosi, pigmenti di quotidiana rassegnazione e di condivisione attesa, e giacciono sulla stessa lama.
Pacato e rabbioso, l'apporto di Jarman, il bacio di un pittore cha amava la vita ad un pittore che amava la vita, maestro autoriale, modello autentico di sfrenatezza e (in)sicurezza, paradigma di esistenza irrequieta, breve e "maledetta".
Anacronistica e assoluta poesia per immagini.
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