martedì 3 maggio 2011

Letteraturagrafica - "Il Cavallo Pallido" di David B. (1992)


Dalla quarta di copertina:
"I sogni: un campo di battaglia. Qui si aggirano creature da incubo e animali fantastici come il Cavallo pallido, antico simbolo della Morte. Ogni notte David B. attraversa i pericolosi territori dell'inconscio. In questo libro ci regala il suo bottino di guerra: racconti onirici, suggestivi, inquietanti."

Raccolta (prima, seguita poi da "Complotti Notturni") onirica di suggestioni notturne del celebre fumettista francese, che "si mette su carta" ritraendo, con l'inchiostro e con la mano, l'Effimero per eccellenza: il sogno.

Scorre un'inquietante, grottesca e incessante parata di fughe sui tetti, metempsicosi, folle di demoni, buio, nasi oblunghi, animali e luoghi, situazioni e parole, con una straordinaria unità frammentata e riflessiva, come uno specchio rotto su un pavimento.


Il commento dell'autore (?), surreale, narra il già vissuto e il presente che è davanti ai nostri occhi, onnisciente accompagnatore nel Lete bianco e nero delle piene e poche pagine del volume, guidandoci cronologicamente nell'espansione della macchia dell'inconscio ferino.

Delizioso nella sua genuina sincerità, come un fedele blocco che ci aiuta a ricordare, sfizioso nella sua esplosiva fantasia, come una cena a base di blatte e millepiedi, queste piccole gocce ci faranno, se non altro, risvegliare dal candore annoiato del nostro sonno intellettuale.

Veramente piacevolissimo e visivamente bello...

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