giovedì 2 giugno 2011

Recensione: The Ubaldo Terzani Horror Show (2010)


Gabriele Albanesi, dopo "Il Bosco Fuori", sforna il suo secondo sfilatino speziato: Stivaletti agli effetti speciali, strizzatine d'occhio al cinefilo (da Bava alla Rarovideo), camei familiari (Manetti e Flaminio Maphia a rapporto) e chiaramente qualche bello squartamento old school.

Operazione revival ma, nel piatto, rimane ben poco per cui essere sazi: un pass(ettin)o in avanti nella cura tecnica, ma non basta, urge un salto di qualità definitivo, e la fotografia monocorde (a parte qualche verde argenteo qua e là) insieme alla scarnezza del digitale e al comparto attoriale deficitario (insalvabile pure Ubaldo) ne è la mogia copertina.

Plauso alla battuta finale del produttore che chiude il cerchio (interessante) che aveva il suo reale presente all'inizio della vicenda (autobiografia annunciata); il resto, tra mediocrità e scontatezza, purtroppo, e duole dirlo, dà un immediato effetto post-eccessi-da-festa-vip: occhio all'amnesia a breve termine.

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