domenica 13 marzo 2011

Libroteca: "Destroy" di Isabella Santacroce (1996)


" [...] 'Dalle palle, togliti dalle palle.' Arlette si allontana con l'espressione più sporca che conosce. Le sue scarpe nere sono divine. Siamo divine. Ultradivine e forse più. Ci state guardando. Noi in vendita. Quello che provate non riuscite a decifrarlo. Disgusto, compassione, tenerezza o solo invidia. Anche a voi va, vero? Vorreste scarpe come le nostre. Vorreste vendere quel vostro culo ozioso solo per assaggiare la lusinga dell'essere desiderati. A pagamento, di notte, per strada. Sul marciapiede. Le auto che si fermano per voi. Prestazioni orali o altro. Sarebbe vostra la decisione e non vi capita spesso. Ne avete una fottuta voglia. Ne avete voglia. Una voglia così affilata da starci male. Stringete forte le gambe. Non è ancora arrivato il momento. Come sappiamo muoverci io e Arlette! Adesso camminiamo ridendo, già stanche del gioco. Ridiamo di voi passivi idioti affamati. Non è sera né lo sarà mai. Divine Misty e Arlette. [...] "

Rabbia.
Rabbia e Disperazione, 'sorelle incestuose' della Solitudine.

Una Londra di ectoplasmi grigi riversa bile in occhi brillanti di futuro. E ogni secondo è un crollo, ogni attimo è l'ultimo e non c'è possibilità alcuna.

Distrazioni vaghe, come medaglie al sole, sono ombre di fumo evanescente, onirici, infantili deliri divenuti carne e marciti.

Punti. Punti. Punti. Pause necessarie, prendere fiato e sopravvivere mentre la corda si attorciglia sempre più: il boia sono io, inquisitore di corteccia di spose, mi accanisco contro la società, urlo forte, nessuno mi sente e alzo il volume, Red Hot Chili Jesus e Maria Maddalena.

Amo i manga: mentono.

FUCK OFF DESTROY

Probabilmente il migliore della trilogia, seguito a ruota da "Luminal". 
Nella quarta di copertina c'è la parola 'nichilismo'.
Direi che siamo ben oltre.

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