venerdì 25 marzo 2011

Libroteca: "Firmino - Avventure di un Parassita Metropolitano" di Sam Savage (2006)


" [...] All'inizio mi avventavo senza andare troppo per il sottile, in modo indifferenziato, abbandonandomi a un'orgia insaziabile - un boccone di Faulkner era come un boccone di Flaubert, per quel che mi riguardava. Ma presto cominciai a notare delle sottili differenze. Notai, prima di tutto, che ogni libro aveva un sapore diverso: dolce, amaro, aspro, agrodolce, rancido, salato, agro. Notai, anche, che ciascun gusto - e, con il passare del tempo e l'acuirsi dei sensi, il sapore di ciascuna pagina, frase e infine parola - portava con sé e suscitava nella mente un insieme di immagini e rappresentazioni di cose di cui non sapevo nulla [...] "

Ratto pervertito o accanito lettore? La storia di un sorcio putrido, rachitico e raffinato, amante dei porno e di Joyce, eterno sognatore e caustico disilluso.

Divora (letteralmente) libri su libri, Firmino, li ama, li possiede, figurandosi un ballo sensuale con la Bellezza Ginger, immaginando di andare a trovare qualche Grande della letteratura nella sua casa parigina, esplorando i lembi estremi della fantasia. Con spirito umano.

Piacevole e talvolta spiazzante (in alcune tematiche) autobiografia, che erutta amore per la poesia e la prosa, ma anche il cinema, e l'arte tutta, scritta con uno stile leggero ma ricercato, che cresce d'intensità lirica pagina dopo pagina, accompagnando il conseguimento di esperienza autoriale, e di vita.

Qualcuno potrebbe trovarlo ripetitivo, banale, noioso, come i modi di dire di un vecchio amante della fantascienza, altri ci vedrebbero una fiaba (per adulti) con umorismo nero e riflessioni ironicamente ciniche, altri ancora apprezzerebbero gli infiniti omaggi e riferimenti ai propri libri preferiti (anche minori).
Ma, in fondo in fondo, è solo una lunga e genuina serenata di un innamorato.

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